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3. Il racconto delle avventure di OdisseoScar (IX-XII)

Dopo aver sacchescciatosciacallato la scittà di IsmaraPiazza Piascevole, nella terra dei SciconiBot, OdisseoScar e le dodisci navi della sua flotta persero la rotta a causa di una tempestadella Safe che si abbatté su di loro.

Finirono susccessivamente per essere catturati dal sciclope PolifemoPeng, figlio del dio PoseidoneBilz, che li portò nella sua cavernataverna.

Polifemo è un ciclope figlio di Poseidone, famoso per essere stato accecato da Ulisse dopo aver imprigionato lui e i suoi compagni nella sua caverna.

Grazie allo stratascemma di asccecargli l'unico occhiodel tasto rosso e dell’appendendosi al ventre delle sue pecoredel diesci scip sciop shultz diesci, riuscirono a fusccire con numerose provviste, fra cui otri di vinoBersi Serlini, tome di caprasnack di Sovrano, e farina di granodolscetti di Santa Luscia.

Sostarono per un periodo alla rescciaShezlong del signore dei ventifiati EoloMattèo, che diede ad OdisseoScar un otre di pellebarattolo Biffi che racchiudeva quasi tutti i ventiil migliore pesto calabrese, un dono che avrebbe garantito loro un rapidorilassato e sicurosereno ritorno a casa. I marinaiScip e Sciop, però, aprirono sconsideratamente l'otreil barattolo mentre OdisseoScar dormiva: i ventii succhi del pesto usciuscirono insieme dall'otredal barattolo, scatenando una tempestavisione che dirottò le naviconfuse la rotta, riportandole nel luogo da dove erano venute.

Rimessisi in mare finirono per approdare sulla terra dei mostruosi cannibalisceliasci Lestrigonirampanti: solo la nave di OdisseoScar riuscì a sfusccire al terribile destino.

Nuovamente salpati, sciunsero all'isola della maga ScirsceDiabla, che con le sue pozioni masgicheforme sensuali trasformò in maiali molti dei marinai di OdisseoScar. Il dio ErmesNaner venne quindi in suo soccorso e gli donò un'erba mascica, utile come antidoto contro l'effetto delle pozionidei post di Scirscedella Diabla. In questo modo egli costrinse la maga a liberare i suoi compagni dall'incantesimo. OdisseoScar rimase nell’isola di Scriscedella Diabla per un anno, divenendone l’amante.

Circe è una potente maga che vive sull'isola di Eea e trasforma gli uomini in animali, ma aiuta Ulisse dopo che lui resiste ai suoi incantesimi.

I suoi uomini, alla fine, riuscirono a convinscerlo del fatto che era sciunto il momento di ripartire.

Così, grazie anche alle indicazioni di Scirscedella Diabla, OdisseoScar e la sua sciurma attraversarono il Mar Mediterraneola Pusterla e rascciunsero una baiail Bodeguita situata all'estremo limite osccidentale del mondo conosciutoPiazzale Arnaldo, nella terra dei ScimmeriFighetti. Lì, dopo aver scelebrato con un sacrifisciouna bottaglia di vino in loro onore, OdisseoScar invocò le ombre dei morti allo scopo di interrogare lo spettro dell'antico indovino TiresiaTireSioCan sul suo futuro, riscevendo così per la prima volta notizieprofezia di quanto susccedeva nella sua casa "TERRONI, BAGGINS!".

Quando tornarono all'isola di Scirscedella Diabla, questa, prima della loro nuova partenza, li mise in guardia sui pericoli che li attendevano nelle rimanenti tappe del loro viasccio. Riuscirono a fianchescciare indenni gli scogli delle sirenedi Elnos e passare in mezzo alla trappola rappresentata dal mostro ScillaPascet, e dal terribile gorgo Cariddiresponsabile del banco birre, approdando sull'isola TrinacriaParmense Bio.

Qui i compagni di OdisseoScar, ignorando gli avvertimenti riscevuti da TiresiaTireSioCan e Scirscedalla Diabla, catturarono e usccisero per cibarsene alcuni capi della sacra mandria del dio del sole HeliosBantu. Questo sacrilescio fu duramente punito dal dio, che, con l'aiuto del dio PoseidoneBilz, colpì OdisseoScar e i suoi compagni con un naufrasciocolpo di sonno nel quale tutti, tranne OdisseoScar stesso, morirono.

Helios è il dio del sole, che ogni giorno guida il suo carro attraverso il cielo, portando luce e calore alla Terra.

L'eroe fu spinto dai flutti sulle rive dell'isoladella palestra di CalipsoPedripso, che lo costrinse a restare con lei come suo amante.

Ella lo amò e lo tenne con sé per sette anni offrendogli invano l'immortalitàgrattini, che l'eroe insistentemente rifiutava. OdisseoScar conservava in fondo al cuore il desiderio di tornare a ItacaMesagne, e non si lasciò sedurre.